Forcella

Quartiere

La storia del quartiere

Cultura

L’antico motto

Sociale

Il nostro impegno sociale

Dopo l’incrocio con Via Duomo, in continuazione con Via San Biagio dei Librai meglio nota come “Spaccanapoli”, ecco apparire il colorato e vitale quartiere di Forcella. Ad accoglierci, sulla facciata di una palazzina di Via Vicaria Vecchia, è l’opera dello street artist Jorit Agoch, raffigurante un giovane San Gennaro che invita i passanti a superare ogni indugio ed addentrarsi nel quartiere. L’etimologia del nome Forcella ha origini controverse: la più accreditata ritiene derivi dalla biforcazione che, assumendo la forma di una Y, separa a sinistra Via Giudecca Vecchia, che dal nome ci ricorda essere una delle tre sedi della comunità ebraica in città, e a destra giunge in Piazza Calenda.
Quello che possiamo considerare il cuore pulsante della città antica conserva tracce a partire dalla Neapolis di epoca greca nel famoso “Cippo a Forcella”, resti dell’antica porta detta Herculanensis e poi Furcillensis a difesa della città nel secolo IV-III a.C., dal quale deriva la celebre frase napoletana “S’arricorda ‘o cippo a Forcella” per indicare qualcosa di molto vecchio. A Forcella è possibile addirittura visitare un’area archeologica a cielo aperto, gli Scavi di Carminiello ai Mannesi, resti di una domus, ambienti termali e un sacello dedicato al dio Mitra (datato tra la fine del I sec. a.C. ed il II sec. d.C.), fra i pochi resti di archeologia urbana nel cuore del centro storico di Napoli, venuti in luce a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Testimonianza del secolo IV-V d.C. è la chiesa di San Giorgio Maggiore, annoverata nelle fonti tra le quattro chiese più antiche della città, che cela al suo intero un affresco nascosto di Aniello Falcone.

Addentrandosi nel cuore di Forcella, si incontrano due chiese che si sorreggono l’un l’altra con tubi innocenti per i danni subiti durante il terremoto dell’80: Santa Maria a Piazza e Sant’Agrippino a Forcella. La prima, risalente al IX sec., un tempo aveva un bellissimo campanile in stile romanico, simile a quello della Pietrasanta, purtroppo abbattuto negli anni Venti; la seconda testimonia l’antico motto del Sedile di Forcella “Ad bene agendum nati sumus”, che tradotto significa “Siamo nati per fare il bene”, ad indicare la vocazione assistenziale e caritatevole da parte di istituzioni laiche che qui sorsero, oggi monito della naturale predisposizione al bene del quartiere e rinnovato simbolo di riscatto. Il quartiere è stato da sempre scelto dal ceto nobiliare, a partire dalla Napoli medievale, e popolato dalle più antiche famiglie napoletane. Fedele al motto del quartiere, a Forcella nacquero diverse istituzioni con scopi caritatevoli: il brefotrofio dell’Annunziata con la famosa Ruota degli Esposti propensa alla cura e accoglienza dell’infanzia abbandonata, i conventi di Santa Maria Egiziaca e della Maddalena, oggi non più esistenti di cui resta testimonianza nelle fonti scritte, riservati alla cura delle prostitute, e la Compagnia della Disciplina della Santa Croce, prima arciconfraternita laica della città, che ancora oggi è attiva nell’aiuto verso il prossimo.

Il nostro impegno

Questo popolare quartiere, per decenni conosciuto solo come rione del contrabbando e degli omicidi di camorra, che hanno occultato bellezze e testimonianze storico-artistiche di grande valore, da qualche anno a questa parte, sta di fatto vivendo una vera e propria rinascita. Forcella, seppur uno dei quartieri più antichi della città di Napoli, centro di cultura e raduno della nobiltà napoletana sin dall’epoca medievale, ha vissuto a lungo il paradosso di essere considerato una sorta di “periferia al centro della città”, con diverse problematiche economiche e sociali. Dal 2017 abbiamo deciso di investire in questo quartiere così ricco di Storia e di Arte, per poterne esaltare le potenzialità attrattive attraverso l’ideazione di nuove esperienze di fruizione e la realizzazione di eventi che hanno avuto da sempre l’obiettivo di intessere nuove relazioni sociali e culturali.
Nel 2018 l’arrivo dell’associazione Altra Napoli Onlus a Forcella ha avviato un nuovo processo di riqualificazione urbana e sociale del quartiere con il progetto Forcella alla luce del giorno, allo scopo di replicare il percorso di riscatto seguito nel rione Sanità.
Il primo intervento è stato quello di riqualificare la Casa di Vetro, ex vetreria di 700 mq, trasformata in un grande spazio funzionale per bambini dotato di palestra, di un’area giochi, di aule studio, un’aula di informatica e una biblioteca donata dalla Fondazione Feltrinelli. Nel 2022 abbiamo dato avvio, in sinergia con Altra Napoli e l’Arciconfraternita della Disciplina della Santa Croce, al progetto “La Porta dei Sogni” che ha avuto come focus la riapertura dell’Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce, antica congrega laicale fondata nell’ultimo decennio del XIII secolo, e il recupero di un appartamento diventato sede della Piccola Orchestra di Forcella. La riapertura al pubblico dopo oltre quarant’anni di chiusura della Disciplina della Santa Croce ha un profondo significato, non solo volto al recupero dei luoghi, restituiti ai cittadini napoletani e non che possono così vivere un’esperienza culturale unica, ma orientato all’inclusione sociale ed economica del quartiere.